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48 | sulle linee del terz’ordine a doppia curvatura. |
retta congiungente il punto xyz al punto comune ai piani osculatori ne’ punti θ1 θ2 θ3. Questa retta, quando varii il punto θ3 restando fissi θ1 θ2, genera il piano:
il quale passa per la retta comune intersezione de’ piani osculatori a’ punti θ1 θ2. Variando θ2 il piano anzidetto inviluppa il cono:
ossia
ove
il quale passa per la conica comune intersezione del piano osculatore al punto θ1 e della superficie 3). Finalmente, variando anche θ1, i coni analoghi al precedente sono inviluppati dal cono di terzo ordine
il quale è quello che ha il vertice al punto xyz e passa per la cubica gobba. Dunque: tutt’i coni aventi il vertice in uno stesso punto qualunque dello spazio e passanti rispettivamente per le coniche nelle quali i piani osculatori d’una cubica gobba segano il fascio delle tangenti a questa linea, sono inviluppati dal cono di terz’ordine che ha il vertice al medesimo punto dello spazio e passa per la cubica gobba.
13. Considero i piani osculatori in sei punti della cubica gobba 2), i parametri dei quali siano θ, θ1, θ2, θ3, lo zero e l’infinito, e il piano osculatore in un settimo punto di parametro ω. Pongo:
quindi:
ωθ (ω — θ) (A — 3θrB + 3θ2rC — θ3rD) = ωθr (ω — θr) z + (ω — θ) [θr] (x — ωθθry) + θθr (θr — θ) w |
ove
Posto inoltre:
le sei rette nelle quali i primi sei piani osculatori tagliano il piano w = 0, prese in