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PREFAZIONE
Le avvertenze che precedono ciascuna parte del volume, mi sciolgono dall’obbligo di discorrere qui in generale di quello che vi si contiene. L’unità sua sta in questo, che gli scritti varii, che in esso pubblico, lontani tutti da quella perfezione che il Manzoni voleva in ogni sua cosa, danno tutti testimonianza dell’ingegno suo acuto e originale nelle discipline speculative, o ne sia il vero, o il bene, o il bello l’oggetto. Si può non consentire in uno o in altro punto con lui; ma anche dove si dissenta, s’ammira quella virilità di pensiero, che non ripete mai, e non permette a nessuna idea men che chiara, di acquattarsi nella mente. La stessa imperfezione degli scritti, da’ quali la lima non ha ancor tratto il troppo e il vano, mostra il lavoro della mente, meglio che quegli scritti non farebbero, se fossero condotti a quella limpidità di ragionamento serrato, e di elevazione castigata che il Manzoni soleva. Sicchè l’utilità che se ne può ricavare, non sta solo nelle cose che vi s’imparano e negli eccitamenti che se n’hanno a pensare, ma altresì e più ancora nell’esempio che danno,