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coup l’intrépidité de Montecuccoli et du duc de Wirtemberg qui essuyèrent trois combats dans un même jour, et perdirent leur général sans être effrayés ni par la difficulté de la retraite, ni par le nombre de leurs morts, ni par la perte de leur artillerie et de leur bagage (Memorie inedite citate dal cavaliere Ramsay nella storia del Turenna lib. ii). A torto l’oratore asserisce essere stati in quell’anno al Montecuccoli confidati gli affari di Cesare; perchè dopo la morte di Pietro Melandro, fu inviato comandante supremo a quell’esercito il principe Piccolomini, sanese; nè so che il Montecuccoli abbia comandato superiormente prima della guerra di Transilvania l’anno 1657. F.
18 Dopo la pace di Munster e di Osnabruk il conte Raimondo intraprese gli accennati viaggi, ed ebbe compagno il celebre conte Enea Caprara, uno anch’egli de’ grandi capitani del secolo. Ebbe onori e presenti dalla Regina Cristina, la quale tenne seco di poi corrispondenza, e fu uno di quelli, cui ella degnò prevenire confidenzialmente del suo pensiero di abdicare. La lettera stessa ne esiste, ed è inserita nelle memorie del signor La Beaumelle. Il Puffendorff nella sua storia di Svezia asserisce che il Montecuccoli venne a Stockolm non per diporto, ma in grado d’ambasciadore. P.
19 » E perciocchè uno de’ pregi dell’Estense (Francesco I) era la magnificenza, trattenne egli per più giorni quell’illustre brigata (due arciduchi d’Austria) con sontuosi divertimenti di commedie, cacce, conviti e danze. Superbo specialmente riuscì un torneo a cavallo, fatto nella piazza del castello, per le ricche comparse, per la rarità delle macchine, voli e battaglie. Restò nulladimeno funestata sì allegra giornata da un sinistro accidente, cioè dalla morte di Gioanni