Pagina:Opere di Raimondo Montecuccoli.djvu/249

ni. Vennero due grandi anime: Guglielmo di Nassau propugnatore della libertà batava, e Gustavo Adolfo protettore della religione protestante; l’uno franse la prepotenza della Spagna, l’altro agguerrì la Germania. Educati ambedue mentre le lettere fiorivano nel settentrione europeo applicarono le teorie militari e politiche degli antichi alle guerre del secolo XVII; secolo d’incliti capitani, fra’ quali Maurizio ed Enrico Federico d’Orange, Banner, Torstedon, Bernardo di Weimar, Giovanni di Werth, Wallstein, Montecuccoli, Turenna, Condé, Luxemburgo ed Eugenio di Savoia. Alcuni di questi illustri scrivendo i loro commentari mostrarono gli effetti dello studio dell’antica disciplina: unico il Montecuccoli risalì alle cause, ridusse l’arte in sentenze, e primo meditando gli scritti de’ romani e de’ greci provò che un’arte, quantunque si valga di mezzi diversi ed abbia diverse apparenze, serba non per tanto sempre lo stesso scopo, gli stessi principj e la medesima essenza.

VI. Videro i tattici che Senofonte, Polibio, Livio, Cesare, Plutarco ed Arriano guidarono il Montecuccoli, e con le stesse guide presero lo stesso cammino: primi e più deliberati degli altri, il maresciallo di Puységur1 e il cavaliere Folard2. Ma il Puységur considerò l’arte partitamente, ond’è men parco di regole che di assiomi. Il Folard ostinato amatore della ordinanza profonda contende in pro della falange macedonica contro gli ordini della legione e delle linee prolungate; e gl’infelici esperimenti delle sue teorie sul campo di battaglia nocquero presso i men dotti alla fama degli antichi maestri3. Li vendicò un dottissimo fra’ commilitoni di Federigo, provando evidentemente quanto il Folard per furore di sistema e per poca famigliarità con la lingua di Polibio traviasse dalla ragione militare e dalla storica verità4. Quanti non s’accinsero in questi ultimi cinquant’anni all’esame della teoria

  1. Art de la guerre. Cap. I, art. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8.
  2. Comm. sur Polybe, e Traité sur la colonne, passim.
  3. « Folard n’avait point de génie, et ses ouvrages n’ont que le mérite d’une vaste érudition; c’est le dom Calmet des auteurs militaires ». Guibert, Défense du système de guerre moderne, tom. I, part. I, cap. 1.
  4. Principes de l’art militaire extraits des auteurs anciens ; opera del generale Guichard, unico forse che con dottrina pari alla esperienza abbia sviscerata l’antica tattica. Vedi segnatamente nel tomo II, la dissertazione su le fortezze antiche