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nacque l’anno di nostra salute MDCVIII in Montecuccolo, Castello di sua Famiglia, ed ebbe in Genitori Galeotto Montecuccoli, e la Dama Ferrarese Anna Bigi. Una Famiglia da sei secoli chiara e poderosa nella Provincia Modenese: l’aspetto delle Rocche minacciose sopra i più ardui gioghi dell’Appennino: le Sale guernite d’armi, non per inutile apparato di dignità, ma per necessaria guardia e difesa contra le insidie ognora preste e veglianti: le stesse armi vittoriose, quando a soccorso della Repubblica Modenese, quando a servigio de’ Signori Estensi ne’ tempi gravi e difficili: la memoria degli antichi meriti perpetuata nelle magnifiche ricompense degli onori e de’ privilegj: la lode presente di un Padre chiarissimo per la virtù militare, di due Zii, l’uno egregio Capitano, l’altro sublime Politico; tali furono gli oggetti che a Raimondo ancor fanciulletto si offerivano: tali gli eccitamenti che suscitarono in lui l’amor della gloria colla prima luce della ragione: tali le scintille, che scossero in lui ancor tenero quel genio magnanimo, che nella maturità tutta doveva empiere di terrore e di stupore la Europa, rassicurare i Monarchi su i lor Troni, e preservare Cristianità dal giogo degli Infedeli5 Raimondo, corse le migliori Scuole d’Italia6 con somma lode d’ingegno e di diligenza, non differì di condursi alle bandiere di Cesare, dove lo affrettavano e la militar Gloria, ed Ernesto suo Zio7. Quell’Ernesto Montecuccoli, che frenò gli Svedesi, quando il vittorioso lor impeto minacciava di eterno giogo l’Allemagna, e l’Imperio, che mise all’estremo di lor salute gli Ollandesi non debellati da un Farnese, da uno Spinola, e condotti da un Maurizio: quell’Ernesto che avrebbe nella Italia onor pubblico di monumenti e di simulacri, se la Italia, soverchiamente ammiratrice delle lodi straniere, non fosse delle proprie spesso ignara, e sempre negligente. La virtù non consentendo a Raimondo, che ei si obbligasse di alcun benefizio alla fortuna, facilmente lo persuase ad incominciare la sua carriera dagl’infimi gradi8 semplice ed ordinario sSoldato, discepolo di