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LIBRO PRIMO 85


CAPO XVII.

Constantino e Bessa per volere di Belisario dalla Tuscia tornano a Roma. Posizione di Narnia. — Vitige presso della città. Ponte fortificato dal condottiere imperiale; fuga de’ suoi custodi.

I. Belisario alla nuova che tutte le gottiche truppe venivano ad attaccarlo principiò a titubare fortemente. Imperocchè da un lato il piccol numero de’ combattenti rimasti seco persuadevalo a non volersi più a lungo privare delle genti capitanate da Constantino e Bessa; dall’altro giudicava male a proposito lo sguernire di soldatesca i luoghi muniti della Tuscia, temendo non i Gotti occupasserli per quindi valersene a pregiudizio de’ Romani. Se non che ponderata bene la faccenda ordinò a que’ duci di subito presidiare accuratamente i più necessarii punti della regione, e di retrocedere poscia col resto dell’esercito a Roma. Constantino obbediente al comando presidiate Perugia e Spoleto rapido sen corre con tutte le altre schiere alla città. In quanto poi a Narnia, mentre che Bessa va disponendo con minore prontezza le cose, i Gotti calcata in molto numero quella via giungono ad occuparne il terreno suburbano, ed eran essi il vanguardo dell’esercito che dovea comparire tra poco. Il duce vedendoseli di contro uscì ad assalirli, e fuor d’ogni speranza costrettili a dare il tergo fecene grande strage; ma vedendosi ognor più alle prese con un sempre crescente lor numero tornò di nuovo entro le mura; dopo di che munitele