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76 GUERRE GOTTICHE

nome, da Appio console1 romano, nove cento anni prima. Voglionvi poi cinque giorni di spedito cammino a trascorrere questa via che da Roma procede sino a Capua, ed è sì larga per tutta la sua lunghezza da potervi a loro bell’agio passare due carra moventisi di fronte. Nè havvene altra più magnifica, sendo tutta lastricata di pietre molari durissime, le quali Appio fe di certo condurvi da qualche lontana cava, non avendovene di cosiffatte nel suolo vicino; ed appianate e riquadrate unìlle con arte somma insieme senza frapporvi metallo o altro cemento; eppur sono tuttavia sì legate e connesse tra loro, che al vederle diresti quella unione opera non dell’arte, ma della stessa natura. Ed avvegnachè per tanti secoli abbiano fornito il passo a gran numero di carra e somieri d’ogni maniera, serbano ancor nondimeno il perfetto ordine loro; nè appresentansene all’occhio di crepate o frantumate, e che più si è nulla hanno tampoco perduto della primiera nitidezza. Tanto è uopo sapersi della Via Appia.

II. I Gotti di presidio in Roma avvisati che procedevan oltre i nemici e consapevoli della intenzione del popolo erano costernatissimi, vedendosi non forti abbastanza da tenere in freno la città e da resistere in pari tempo ai venienti. Abbandonate pertanto quelle mura col pieno consenso de’ Romani ripararono tutti in Ravenna, ad eccezione del loro capo Leuderi, il quale mi do a credere si rimanesse per vergogna della presente sciagura. Nello stesso giorno pertanto mentre che

  1. Dovrebbesi leggere censore.