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72 GUERRE GOTTICHE

la sorella con tutte le dotali ricchezze, ed unì al suo regno la parte della Gallia toccata ai Visigotti. Quanti poi camparono dalla strage, partiti con le mogli e la prole di colà rifuggirono sul tenere spagnuolo presso Teudi sin da quei giorni manifesto tiranno. Di questa guisa la Gallia fu signoreggiata dai Gotti e dai Germani.

II. Terminate le antedette faccende Teodato re dei Gotti all’udire la venuta di Belisario nella Sicilia patteggia co’ Germani che ove i capi loro muovano in suo aiuto nella presente guerra verranno da lui guiderdonati con tutta la parte della Gallia compresa nella sua monarchia, e con due mila aurei; ma egli compiè la mortale carriera prima di condurre a fine gli accordi; ed ecco il perchè un gran numero di valorosissimi Gotti capitanati da Marcia eran di presidio in quelle parti. Nè Vitige potevali senza tema di là richiamare, nè li tenea pari in forze ai Franchi, i quali avrebbero corso a non dubitarne la Gallia e l’Italia ov’egli fosse partito con tutte le truppe alla volta di Roma. Invitati adunque a concione quanti eranvi principalissimi de’ Gotti, fece loro il seguente discorso: «Qui v’ho raccolti, o miei connazionali, per darvi alcuni avvisi poco in vero giocondi, ma necessarj; i quali bramerei che fossero pacatamente da voi ascoltati acciocchè possiamo quindi pigliare quelle provvidenze che voglionsi dagli imminenti disastri. Per verità quando le imprese tradiscono i nostri desiderj cercheremmo invano trarci dal presente stato non cedendo alla necessità e al destino. Egli è fuor di dubbio che tutte le cose necessarie alla guerra siensi da noi ottima-