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604 | INDICE. |
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Archeopoli. Sordida avarizia di Bessa. Soverchia condiscendenza di Giustiniano verso i prefetti. — Scanda e Sarapani castelli della Lazica. — I paesani atterrano Rodopoli. Fuga degli imperiali quivi a campo |||
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Capo XIV. |||
Archeopoli; assedio delle sue mura. I Romani avvalorati dai loro duci arrecano sortendo grave danno al nemico. — Spavento e furia d’un elefante. — Episodio dell’autore sopra Edessa, ove in altri tempi gli elefanti infierirono al grufolare dei majali. Prodigio ivi mirato. Partita degli assediatori. — Mermeroe giunto nella Muchiresia vi restaura il castello Cutatisio |||
» 488
— XV. |||
Tregua di cinque anni turpemente compra da Giustiniano Augusto. — Libertà di Procopio nello scrivere. — Vendemmiatosi, le viti riproducono grappoli e gli alberi nuovi frutti |||
» 494
— XVI. |||
Gli imperiali offensori dei Lazj. Uchimerio castello, per opera di Teofobio, cade in potere delle reali truppe. — Gubaze re dei Lazj sverna pe’ monti, e con lettera esortato da Mermeroe ad abbandonare le parti romane si tien fedele |||
» 498
— XVII. |||
Indiana semenza dei bachi da seta, ed ammaestramenti per averne bozzoli dati da monaci ai Romani. — Sottoscritta da Cosroe la tregua prosegue impertanto la guerra presso de’ Lazj. — Stato delle affricane faccende |||
» 502
— XVIII. |||
Pronta guerra tra Gepidi e Longobardi spenta da panico timore. — Tregua di Torisino e Auduino loro capi. Cuturguri |||