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596 | INDICE. |
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testa de’ pubblici affari è abbandonato dagli Illirj. Aussimo stretta da Totila riceve aiuti. — Ricila stoltamente ardito incontra morte. Le truppe di Belisario uscite da Aussimo incappano negli agguati de’ Gotti. — Totila indarno tenta Pesaro fortificato dagli imperiali; Fermo ed Ascoli assediate dalle sue truppe |||
Pag. 312
Capo XII. |||
Belisario scrive chiedendo aiuti all’imperatore. — Giovanni sposa la figlia di Germano. — Totila conquista Fermo, Ascoli, Spoleto ed Assisi. Tenta Perugia e ne fa mettere a morte il comandante; ma quel presidio all’imperatore devoto costringe i Gotti a ritirarsi dalle sue mura |||
» 317
— XIII. |||
Totila assedia Roma; fame entro la città. Piacenza cinta pur ella d’assedio. — Belisario vedendosi agli estremi passa da Ravenna ad Epidanno, dove l’imperatore manda truppe. Narsete eunuco ottiene gente dagli Eruli, i quali battagliando vincono e fugano gli Sclabeni |||
» 320
— XIV. |||
Digressione sopra Chilbudio impostore. — Costumi degli Sclabeni e degli Ante. — Narsete scuopre l’inganno |||
» 324
— XV. |||
Valentino e Foca molestano gli assediatori di Roma guardandone Bessa le mura; caduti in agguati giuntanvi la vita. — Navi cariche di grano mandate alla città dal pontefice Vigilio, cadono in potere dei nemici. — Totila ordina che sieno mozzate le mani al vescovo Valentino falsamente incolpato di menzogna |||
» 330
— XVI. |||
Il pontefice Vigilio chiamato in Bizanzio. Arrendimento dei Piacentini ai Gotti. — |||