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594 | INDICE. |
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offrano il regno a Ildibado. — Questi, accettatolo, ne dispone a pro di Belisario, il quale con singolare modestia e lealtà non vuole saperne |||
Pag. 268
LIBRO TERZO
DELLE ISTORIE DEL TEMPO SUO (TETRADE SECONDA).
Capo I. |||
Belisario conduce prigionieri in Bizanzio Vitige ed i Gotti. Non gli vien decretato il trionfo. Sue grandissime lodi. — Ildibado re de’ Gotti raccozza in Italia i rimasugli di sua gente. Alessandro Logoteta, di soprannome Forficula (forbicetta) colla sua avarizia mette a soqquadro le romane cose. Ildibado vince in campo Vitalio. Commosso dalle preghiere dell’offesa moglie dà morte ad Uraia; quindi è spento egli stesso in un convito |||
» 273
— II. |||
Erario eletto a re dai Rugii, gottica gente. — Totila invitato al trono dagli altri Gotti. — Uccisione di Erario intanto ch’ei per ambasciadori tien pratica con Giustiniano. Totila possessore del regno |||
» 281
— III. |||
I romani duci ripresi da Giustiniano raccolgonsi a parlamento. Constanziano ed Alessandro presso Verona. La città presa da prima a tradimento vien quindi abbandonata, colpa e vergogna dei duci |||
» 283
— IV. |||
Artabaze parlamenta i Romani; — Totila i Gotti. — Certame da solo a solo tra Artabaze ed Uliare, in mezzo ai due eserciti, funesto ad entrambi. — Strage e vergognosissima fuga de’ Romani |||
» 287