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INDICE. | 589 |
LIBRO SECONDO
DELLE ISTORIE DEL TEMPO SUO (TETRADE SECONDA).
Capo I. |||
Preclare geste di Bessa e di Constantino. — Tal de’ Romani e tal pur de’ Gotti, ambo caduti nella medesima fossa, ritraggonsene in virtù d’un lepido accordo tra loro. — Audace valore di Corzamante |||
Pag. 142
— II. |||
Belisario fa sicura la via ad Eutalio in cammino da Bizanzio cogli stipendii. Manda truppe contro i Gotti. — I Romani vincitori alla porta Pinciana, e vinti nel campo di Nerone. — Ferita d’Arzo mirabilmente sanata; morte di Cutila e Buca. Lutto dei barbari |||
» 147
— III. |||
Roma in balia della peste e della fame. Il Gotto converte gli acquidotti in bastite. — I Romani aizzati dalla fame chiedono al condottiero d’investire il nemico, ma l’orazione loro è da lui confutata |||
» 151
— IV. |||
Belisario manda Procopio a Napoli, e mette presidio in Tivoli ed Alba. — I Gotti sempre gnardinghi dal violare i tempj degli apostoli Pietro e Paolo. La moria fa strage ne’ loro campi. Antonina e Procopio tutti solleciti, in Campania, dell’armata di mare. — Descrizione del Vesuvio |||
» 156
— V. |||
Arrivo di nuove truppe bizantine. — Stratagemma di Belisario. Temeraria impresa di Aquilino. — Mirabile ferita di Traiano |||
» 160
— VI. |||
Gottici ambasciadori mandati a trattar di pace con Belisario; tregua infra essi |||
» 164