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LIBRO QUARTO 535

Romani a sofferire da voi. Ed a provarlo ricorderò che Giustiniano prima di romper guerra ai Gotti volle dai Franchi promessa d’aiuti, dando loro a titolo di amicizia e lega sovrabbondante danaro. Ma eglino, anzichè parte alcuna compiere delle contratte obbligazioni, di tante ingiurie ne arrecarono quante non potrebbonsi tampoco di leggieri imaginare. Tuo padre Teudiberto, a dirne, punto non si ristette dall’occupare violentemente e contro ogni diritto le provincie da Giustiniano ricondotte senza l’opera vostra, con molta fatica e gravissimi pericoli, compagni indivisibili delle armi, alla sua obbedienza. Ma lasciate da banda simili querele ed accuse ora a te mi presento per chiedere e proporre cose a voi stessi vantaggiosissime; affinchè provvediate in ottima guisa alla felicità vostra, nè vi opponiate a quella de’ Romani volendosi d’altronde convenire che gli ingiusti possedimenti, datone pur comunque tu vuoi il poco spogliato d’ogni lor patrimonio eziandio i forti e potenti usurpatori, ben rara essendo la unione della prosperitade e dell’ingiustizia. Chieggoti pertanto che parteggi con noi in questa guerra contro a Totila, e purghi così da ogni reato il genitore; alla vera e legittima prole soprattutto addicendosi il fare ammendamento delle colpe di lui, ed il rendere fermo e costante ogni ottimo suo precetto, il primo desiderio dei sapientissimi personaggi essendo quello di lasciare una discendenza imitatrice delle onorate azioni di cui eglino stessi riportarono somma lode; che se per lo contrario tal fiata aves-