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LIBRO QUARTO 527

I quali versi preceduti erano dalle seguenti parole: Tenico faceva a Diana Bolosia; di tal guisa ab antico nomandosi Lucina per la credenza che i dolori del parto βολὰς (frecce) fossero avventati dalla Dea; ora torniamo a bomba.

III. I Gotti con armata di mare afferrati in Corcira la posero a sacco insieme con tutte le vicine isole nomate Sibote; passati quindi sul continente diedero con repentino e gagliardo assalto il guasto ai luoghi accerchianti Dodona, vie più danneggiando Nicopoli ed Anchiso; questa traendo il nome, a detta di que’ paesani, dall’esservi approdato Anchise, padre d’Enea, col figlio dopo la caduta d’Ilio, vissuto qualche tempo ed anche morto. Preso poscia a trascorrere la piaggia marittima ed avvenatisi nelle greche navi, non poche di numero, tutte coi carichi predaronle, avendovene tra esse di quelle spedite dalla Grecia a fornire di vittuaglia le truppe di Narsete; non altramente qui furono le cose.


CAPO XXIII.

I Gotti assediano da terra e da mare Ancona. Valeriano con lettera esorta Giovanni ad unirsi seco onde soccorrere il presidio. — Ambo, fatto un sol corpo delle genti loro, afferrano a Senogallia. Il nemico procede ad incontrarli. Arringhe dei condottieri ai proprii eserciti. Marittimo combattimento; strage e fuga de’ Gotti.

I. Totila buona pezza fa mandato avea l’esercito nel Piceno per occuparvi Ancona, fidandone il reggi-