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520 | GUERRE GOTTICHE |
tale che l’acqua ne cuopre a stento le carene, avvegnachè un nonnulla uscente colà delle barche s’appresenti agli sguardi loro, asserendo soltanto udirsi poscia una voce, la quale si pare manifesti ai ricevitori i nomi per singulo di tutti i trasportati, quelli de’ rispettivi genitori, e le coperte magistrature; che se abbianvi donne insieme, queste ad alta voce chiamano gli uomini co’ quali vissero congiunte in matrimonio; tanto di Brittia ci venne comunicato da que’ terrazzani, ed ora torno all’argomento del precedente libro.
CAPO XXI.
L’autore fa ritorno alla gottica guerra. Onoranze conferite a Belisario in Bizanzio. Giovanni sverna a Salona. — Narsete scelto da Giustiniano a proseguire la gottica guerra prolunga sua dimora in Filippopoli, e quindi calca la via dell’Italia.
I. Tali erano le faccende guerresche in tutte le regioni da me ricordate; le gottiche poi andavano del seguente modo. L’imperatore, come ho già esposto richiamato avendo Belisario in Bizanzio gli fu largo di onori, non volle tuttavia rimandarlo in Italia dopo la morte di Germano, ma conferitagli la capitananza delle sue guardie, o con l’intenzione di termini la prefettura del pretorio d’Oriente, se lo tenne dappresso. Il duce per dignità soprastava a chicchessia de’ Romani, dati pure intra loro di quelli ascritti al patriziato prima di lui, ed inalzati alla sedia consolare tutti prestavangli ossequio, e rispettandone il valore cedevangli, con mol-