Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo III.djvu/523


LIBRO QUARTO 513

CAPO XX.

Suolo abitato dai Varni. — Situazione e popoli dell’isola Brittia. — Ermegiscio, re de’ Varni, impalma la sorella di Teudeberto monarca de’ Franchi, ed impromette suo figlio Radigere, avuto dalla prima donna, alla sorella del re degli Anglicani; quindi presago di sua morte, rotti i prefati sponsali, destinalo a sposo della matrigna. — Offesane la fidanzata muove guerra a Radigere, lo combatte e fa prigioniero. — Una parte dell’isola Brittia, separata da muro ed inabitabile dai viventi, si vuole che accolga le anime de’ trapassati condottevi in paliscalmi da rematori Franchi.

I. Di questi tempi gli abitatori dell’isola Brittia armaronsi contro ai Varni accagionandoli della seguente offesa. I Varni soggiornano di là dall’Istro arrivando insino all’Oceano boreale ed al Reno, frontiera di essi, de’ Franchi e di altre vicine genti. Ab antico i popoli di ambedue le ripe del fiume aveano particolari nomi, tra cui eranvi pur di quelli chiamati Germani, vocabolo ora comune a tutti. L’isola Brittia, situata quivi nell’Oceano, rimpetto alle bocche del Reno e solo dugento stadj lunge dal lido, giace tra la Brittannia e Tule. La prima, ad occaso, dalla parte rivolta ai confini della Spagna s’allontana dai continente forse quattro mila stadj; la seconda prospetta le ultime parti della Gallia volte all’Oceano, dalla plaga vogliam dire boreale della Spagna e della Brittannia. Tule, per dirne tanto quanto ne sanno i mortali, sorge all’estremità dell’Oceano settentrionale, ma di lei e della Brittannia ho scritto ne’

Procopio, tom. II. 33