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486 GUERRE GOTTICHE

de’ prefetti rendeali non curanti all’aperta de’ proprj doveri con danno sommo delle cose pubbliche.

II. Al confine dell’Iberia i Lazj aveano due castella, Scanda e Sarapani, situati nelle alpestri ed al tutto pietrose gole dei monti, quindi malagevolissimo erane l’accesso. Or questi in altri tempi venivano presidiati con molta fatica da’ paesani, per la sterilità del suolo inetto a produrre un che da vivere, costretti essendo a portarvi sugli omeri i bisogni loro. Quindi al cominciare della presente guerra l’imperatore aveavi mandato romano presidio, il quale di poi al vedersi privo di vittuaglia erasene partito, non assuefatto al nutrimento di panico giusta la consuetudine dei Colchi, nè attalentava ai Lazj, mal tollerando il lungo viaggio, di tradurvi qualche aiuto di annona. Caduti adunque in mano de’ Persiani, questi rappattumatisi col l’imperatore ne fecero la restituzione ai Romani, ricevendone altri due, Bolo e Farangio, come diffusamente scrivea nei precedenti libri. Piacque in seguito ai Lazj di atterrarli, perchè non fossero di nuovo espugnati dalle reali truppe; il duce Mermeroe impertanto rifabbriconne il detto Scanda, e postavi guernigione procedè oltre coll’esercito.

III. Rodopoli, città in pianura e prima ad incontrarsi nel passare dall’Iberia nella Colchide, potendo assai di leggieri essere avvicinata e presa, fu dai Lazj, temendo la venuta de’ Persiani, agguagliata negli ultimi tempi al suolo. Mermeroe fattone consapevole mosse direttamente contro Archeopoli; se non che tra via dagli esploratori assicurato essere il nemico a campo alle bocche del Fasi deliberò battere quella via,