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456 | GUERRE GOTTICHE |
spero successo inorgoglitosi, e pigliato da brama di cose maggiori allargò il campo alle sue speranze. Ammaestrato pertanto dalla fama che gli abitatori della Palude Meotide alla sinistra del Ponto Eussino mettevano liberamente a sacco le terre imperiali, divisò che soggiogati una volta i Lazj ben anche i Persiani avrebbero avuto sicuro ed agevole mezzo di recarsi per diritto a Bizanzio quand’ e’ volessero, e senza ricorrere al mare come fanno di consueto le genti ivi a dimora. Ecco il motivo che animò i Persiani a quella conquista; ed io qui rannodo il filo della mia narrazione.
CAPO VIII.
L’autore prosegue la narrativa cominciata nel capitolo primo risguardante la spedizione dei Persiani, capitanati da Coriane, nella Colchide. Sconsigliato orgoglio de’ Lazj. — Orazione di Gubaze loro monarca. Schieramento degli eserciti. Fuga dei Lazj. Combattimento di Artabano. Battaglia. Morte di Coriane, e sconfitta delle sue truppe.
I. Coriane e l’esercito de’ Medi accamparonsi presso del fiume Ippi. Alla nuova Gubaze re dei Colchi e Dagisteo condottiero dei Romani combinarono di procedervi unitamente contro. Inoltratisi per tanto di là dal fiume ed eretti gli steccati deliberano se torni meglio nelle presenti circostanze l’attendere di piè fermo un assalto e pignerne l’impeto, o essere eglino stessi i primi a romper guerra, mostrando così il proprio valore, ed il generoso disprezzo in cui tengono quella fazione per rintuzzarne il coraggio. Avutisi maggiori suf-