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LIBRO QUARTO 451

sperimento è facile, possiamo invocare la testimonianza degli occhi, sopra tutte autorevolissima, nè parmi cimentarsi ad ardua impresa chiunque attenta di scoprirne il vero. Erodoto alicarnasseo adunque nel libro IV delle sue istorie scrive essere uno per verità l’orbe, ma diviso in tre parti da cotanti nomi distinte, Affrica cioè, Asia ed Europa; intra le prime due correre il Nilo, fiume dell’Egitto; intra l’Asia e l’Europa il Fasi, fiume della Colchide. Saper egli non di meno che da taluni opinavasi l’egual cosa per rispetto al Tanai; riferisce eziandio la costoro sentenza, ed ecco le sue parole: «M’e impossibile il conghietturare il perchè una essendo la terra abbia ricevuto tre nomi spettanti a femmine, e delle parti di lei siensi formate le divisioni col Nilo, fiume dell’Egitto, e col Fasi della Colchide. Hannovi pur di quelli che mettono in campo all’uopo stesso il fiume Tanai, la Meotide, e lo stretto Cimmerio.» Il tragico Eschilo parimente subito nell’esordio dello sciolto Prometeo chiama il Fasi termine dell’Asia e dell’Europa.

II. Nè tralascerò di ricordare coloro che versati in questi studj avvisano dalla Meotide originare il Ponto Eussino, e le acque di essa, inoltrantisi parte a destra parte a sinistra, aver dato alla Palude il nome di madre del Ponto; ed a convalidare tal pensamento dicono che il Ponto a mo’ di fiume da Iero procede verso Bizanzio, e conseguentemente sia qui il suo termine. Quelli poi di contraria opinione sostengono che il mare, unico e tutto riboccante nell’Oceano, giunga sino alla Lazica, nè abbia altro limite comunque, se non per ven-