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LIBRO PRIMO | 37 |
nostre città, o in luoghi da loro sconosciuti; ma cerchiamo ricongiungerci con persone famigliari dopo qualche tempo d’interrotta amicizia. Con questo divisamento vi abbiamo spedito Atanasio e Pietro, l’opera de’ quali è vostro interesse di secondare in ogni cosa.» Tale era il contenuto ne’ fogli; il re compiutane la lettura, ben lontano di voler attenere la sua parola ad Augusto, comandò che si ponesse l’ambasceria sotto di austera guardia.
III. Giustiniano poichè ebbe udito queste faccende e i sinistri alle sue truppe sopravvenuti nella Dalmazia, spedì nell’Illirico il conestabile1 Constanziano acciocchè vi mettesse in piedi un esercito col quale poscia tentare ad ogni costo l’espugnazione di Salona: ingiunse altresì a Belisario di passare con prontezza in Italia trattandovi nimichevolmente i Gotti. Constanziano arrivato in Epidanno e fattavi qualche dimora apprestò la soldatesca; ma i Gotti in quel mezzo aventi a duce Grippa entrati nella Dalmazia rinforzarono Salona. Il Romano come si fu ottimamente provveduto d’ogni suo bisogno levò le àncore dal porto e con tutta l’armata di mare afferrò ad Epidauro, città alla destra di chi entra nel seno Ionico. Quivi tenevansi allora gli esploratori de’ Gotti, e parve agli occhi loro in mirando l’esercito ed i vascelli imperiali, che dappertutto così dal mare co-
- ↑ Grado di comando in guerra secondo l’uso antico della milizia; forse corrispondente al colonnello de’ nostri tempi. Presso la corte bizantina era militare onoranza di maggiore considerazione.