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LIBRO QUARTO 433

vuolsi per conseguenza ritenere un aggregato di storia miscellanea. Le narrative de’ pubblicati libri arrivano all’anno quarto della tregua quinquennale dall’imperatore stipulata co’ Persiani; questi nell’anno appresso con fortissimo esercito capitanato da Coriane, originario anch’egli del regno e molto sapevole di guerra, assalirono la Colchide, traendo seco gran turba di gente alana pronta a dividere con essi i destini delle armi; passati quindi nella lazica regione detta Muchiresi, e sceltovi opportuno luogo vi piantarono il campo. Il paese vien bagnato dall’Ippi, fiumicello non idoneo alla navigazione, ma guadoso da fanti e cavalli; qui alla sua diritta e’ steccaronsi lunge dalla ripa. Acciocchè poi il lettore conosca la Lazica e le genti che ne abitano i dintorni, bramoso di non vederlo costretto, a simile dei combattenti colle ombre, ad intertenersi di cose onninamente da lui ignorate, giudico opportuno di premettere la descrizione de’ luoghi presso del Ponto Eussino, ov’e’ menan lor vita. Nè mi distorrà dal proposito il sapere che antichi scrittori ebbero trattato l’eguale argomento; imperocchè non sempre, a mia sentenza, e’ ragionarono come pur si dovea; essendovi stati sin di quelli che vollero i Sani, da noi detti Tzani, confinanti co’ Lazj, nè differire punto dai Colchi, appellando Lazj cui in oggi appena competesi tal nome. Che l’uno e l’altro tuttavia sien falsi lo mostreremo esponendo essere abitate dai Tzani, contigui agli Armeni, terre lontanissime dalla marina, avendovi di mezzo in buon dato altissimi ed inaccessibili monti, vasto deserto, impratica-

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