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26 GUERRE GOTTICHE

tude. Laonde egli manifestò apertamente a Teodato ed a Gotti, che si attendessero, macchiati di così enorme delitto, una implacabile guerra da Bizanzio. Ma lo stolido principe mentre prodigava onoranze grandissime agli uccisori della regina cercava di persuadere al legato ed a Giustiniano, che i ministri di quella morte operato avessero di loro arbitrio, anzi riportandone da lui altissima riprovazione.


CAPO V.

Giustiniano prende a guerreggiare i Gotti facendo assalire da Mundo la Dalmazia, e da Belisario coll’armata di mare la Sicilia. — Scrive ai capi de’ Franchi. — Mundo espugna Salona; Belisario, impadronitosi di tutta la Sicilia, termina gloriosamente il suo consolato

I. Giustiniano sul volgere l’anno nono del suo imperio, come prima ebbe nuova della tristissima fine di Amalasunta ordinò la guerra, dando l’incarico a Mundo, maestro della milizia nell’Illirico, di prendere la via della Dalmazia, signoreggiata da’ Gotti, per tentare l'espugnazione di Salona: era costui di gesta barbarica, affezionatissimo all’imperatore, ed egregio nell’arte guerresca. Inviò ad un tempo nella Sicilia Belisario, famoso a que’ dì per la fresca vittoria avuta di Gelimero e de’ Vandali, con armata di mare, con quattro mila guerrieri tratti non meno dagli ordini militari suoi che dalle truppe confederate, e con forse tre mila Isauri. Primi nel comando erano Constantino e Bessa traci; e Peranio dall’Iberia vicina a’ Medi, congiunto di prosapia col re ibero, e da gran pezza, intollerantissimo delle