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16 GUERRE GOTTICHE

venne sì disobbediente alla propria madre, che più non aveale fior di rispetto. Ma di già i barbari stessi congiurando alla scoperta contro a lei, con isfacciataggine aveanle comandato che rinunziasse alle cure del regno; ed ella intrepida alle costoro trame, sebbene femmina, punto non attristossi, che anzi dando pruova di sua reale autorità mandò ne’ confini d’Italia, e ben lunge l’uno dall’altro, tre chiarissimi personaggi de’ Gotti ed autori principali di quella sedizione a guardare le frontiere dalle nemiche scorribande. Questi nondimeno coll’opera degli amici e de’ congiunti comunicavansi i loro pensamenti, compensando la distanza de’ luoghi colla celerità de’ messi, e così apprestavano la rovina di Amalasunta; la quale addivenuta alla perfine intollerante delle costoro mene tra sè fermò di mandare in Bizanzio chiedendo all’imperatore se ad Amalasunta di Teuderico fosse lecito di andarlo a visitare. Giustiniano lieto della domanda invitala nella sua capitale, ed in pari tempo ordina che siale apprestato un bellissimo alloggio in Epidanno, acciocchè arrivando possa albergarvi e quindi, riposatasi a suo buon grado, proseguire il viaggio sino a Bizanzio. Costei allora scelti tra’ Gotti uomini valorosi e fidatissimi loro commette la morte dei tre autori principali, come or ora scrivea, delle sue traversie. Fa di poi imbarcare alcuni de’ suoi più bene affetti con quaranta mila aurei, senz’annoverare le altre ricchezze, e coll’ordine di navigare ad Epidanno, ove giunti ritraggansi pure nel porto, ma guardino il silenzio di quanto è in serbo nel vascello finoattantochè non abbiano da lei medesima nuovi comandamenti. Sì operando era tut-