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220 | GUERRE GOTTICHE |
incontratavi fortissima opposizione vi giuntarono molta gente ed in ispecie il duce degli Eruli, Faneteo. Laonde Giovanni veduti a malo fine la prima volta i suoi sforzi depose ogni pensiero di nuovi assalti presentandoglisi quelle mura inespugnabili. Di là adunque con Giustino e coll’esercito procedendo occupò d’improvviso Forocornelio1, città antica, e coll’incessante retrocedere de’ Gotti senza cimentarsi mai ad un combattimento pervenne a riporre tutta l’Emilia sotto l’autorità ed il potere di Giustiniano. Così furono quelle cose.
CAPOXX.
Belisario differito l’assedio d’Aussimo va e prende Orbibento. — Descrizione di orrenda fame nell’infierir della quale diciassette uomini furono divorati da due donne.
I. Belisario conquistato Urbino verso il solstizio vernile non opinò di correre per allora la via d’Aussimo comprendendo assai bene che quell’assedio sarebbegli costato gran tempo; conciossiachè era impossibile di espugnare colla forza un munitissimo luogo, ed in cui la guernigione, come ho detto, numerosissima e piena di coraggio avea riposto, mercè di estese scorribande, copia somma di vittuaglia. Ordinò pertanto ad Arazio di svernare in Fermo colla truppa, e d’impedire che il nemico da quinci innanzi liberamente scorrazzando la regione opprimesse a man salva le vicine genti. Egli poi marciò coll’esercito ad Orbibento per instigazione di
- ↑ Imola.