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DELLE ISTORIE DEL TEMPO SUO

TETRADE SECONDA

LIBRO SECONDO


CAPO PRIMO.

Preclare gesta di Bessa e di Constantino. — Tal de’ Romani e tal pur de’ Gotti ambo caduti nella medesima fossa ritraggonsene in virtù d’un lepido accordo tra loro. — Audace valore di Corsamante.

I. I Romani oggimai fatti guardinghi dal non venire in campo con tutto l’esercito, e ripigliato l’antico loro costume di badaluccare alla leggiera colla gente in sella, più fiate vinsero i barbari; da quinci e da quindi impertanto uscivano eziandio i fanti non già in ordinanza, ma quali seguaci delle equestri turme. Nel primo schermugio Bessa armato di asta, lanciatosi contro i nemici, tre ne spense, famosissimi tra’ cavalieri loro, e volse in fuga il resto. Un’altra volta Constantino menati gli Unni sull’annottare contro il campo di Nerone, ed op-