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122 GUERRE GOTTICHE

vano dei mezzi necessarj al proprio sostentamento. Egli adunque commosso da sì gravi circostanze aggregò parte del volgo alla milizia, e tra loro divise le guardie assegnando ai plebei una determinata giornaliera mercede, e distribuendoli di modo in compagnie che fossevi ognora l’occorrente per dare lo scambio alle sentinelle, e per affidare in giro a ciascuna delle compagnie la custodia della mura: così Belisario provvide ai bisogni d’entrambi.

II. Tra questo mezzo l’imperial duce rilegò nella Grecia Silverio vescovo di Roma, caduto in sospetto di parteggiare coi Gotti, innalzando non guari dopo Vigilio al pontificato. Vennero similmente da lui per la stessa cagione banditi alcuni senatori, fattili ripatriare nullamanco dopo lo scioglimento dell’assedio e la partenza del nemico; ed erane del numero quel Massimo, il cui progenitore, Massimo anch’egli, diede morte a Valentiniano Augusto. Ad evitare inoltre ogni frode per parte dei custodi delle porte, o che dal di fuori si tentassero e corrompessero gli animi loro col danaro, due volte al mese spezzavano tutte le chiavi per quindi mutarne gl’ingegni: così pure assegnava nuova stazione, e dall’antecedente ben lontana, ai custodi, ed ogni notte mandati a riposare i duci delle guardie sulle mura sostituivane altri coll’incarico di perlustrare in giro qualche tratto di esse, e di trascrivere nei repertorj i nomi delle scolte, ed ove ne mancassero di surrogarli tantosto, riferendogli col venturo giorno i caduti in fallo per sottoporli al meritato gastigo. Durante le ore notturne di più ordinava ai musici dell’esercito di so-