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54 GUERRE PERSIANE


nomato Girgene di uniformarsi alle costumanze persiane, ed in ispecie di non più interrare i trapassati, ma di lasciarli pascolo de’ volatili e de’ cani.

III. Girgene adunque ebbe ricorso all’imperatore Giustino pregandolo di non permettere ch’e’ rimanesse vittima degli oltraggi persiani. Questi, datagliene parola, mandò con danaro Probo, patrizio e nipote dell’imperatore Anastasio, a Bosporo 1 per assoldarvi un esercito di Unni in soccorso degli Iberi2. Giace

    la Clio, ovvero il primo libro delle sue istorie, dalla pag. 80 alla 84 incl.

  1. Procopio nella Storia miscellanea scrive: «Dopo tutte queste nazioni (gli Uturgurii, i Cuturgurii, gli Sciti ed i Taurici) giace Bosporo, città marittima, solo da qualche anno congiunta all’imperio. Gli Unni posseggono tutto il paese da Bosporo a Chersone, città sulla riva del mare, e da lungo tempo ligia ai Romani; a pochissima distanza eranvi due borgate, Cepi e Fanaguri, anch’esse obbedienti all’imperio, ma furono a’ dì nostri tolte via dai barbari» (lib. i, cap. 5). Intorno a Chersone aggiugneremo esserle derivato il nome dal suolo ov’era fondata, e del quale Erodoto narra: «Di ciò ch’è poi (oltrepassata la Scizia), quanto tocca lo stesso mare è contrada montana e prominente nel Ponto, ed è occupata dalla taurica gente fino alla penisola che Aspra (gr. Χίρσος) si chiama». Questa città potrebbe essere quella rammentata da Constantino Porfirogenita (De Th., lib. ii, th. 12), celebre per l’esilio e la morte del pontefice Clemente, e per l’esilio dell’imperatore Giustiniano Rinotmeto, il quale rilegato quivi da Leonzio, giunse a ricuperare l’imperio coll’aiuto de’ Bulgari, ed a vendicarsi col suo persecutore, facendogli mozzare la testa (V. Cedreno, ed il Nostro, lib. iii, degli Edif.). Filone poi noma anch’egli Bosporo città del Ponto, in vicinanza del seno Cimmerio.
  2. Anno dell’era volgare 522.