Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo II.djvu/66

46 GUERRE PERSIANE

incorrere in grandi contrarietà nella scelta. La legge disponeva la corona a favor del primogenito Coase, ma ella non attagliava al padre, dichiarandosi in ciò avverso alla costumanza del regno ed all’ordine della natura.

III. Bazes1, il secondo, aveva perduto ogni diritto alla successione perchè mancante d’un occhio, non consentendo le persiane leggi che governi il regno persona mal concia da fisica deformità. Il re poi amava sopra tutti Cosroe2, nato di Abevedo sua sorella; ma in vedendo prediligersi dalla nazione Bazes, valorosissimo giovane, ed assai commendevole per le molte sue eccellenti prerogative, temeva sedizioni ed altre offese contro la famiglia del suo beneamato, ove questi fosse prescelto al trono.

IV. Egli adunque per trarsi da sì forte impaccio non seppe trovare spediente migliore dell’assolvere i Romani d’ogni sua pretesa verso di loro, solendo queste coll’andar del tempo essere fomite a nuove guerre, a

    forma di quattro lettere che potessero leggersi latinamente, e quella sovrapposta alla carta che volevasi firmata dall’imperatore, a lui davasi in mano la penna intinta del colore, con cui gl’imperadori usavano scrivere, e altri la mano tenendogli, la penna aggirava per le forme di quelle quattro lettere, cioè per le singole incisioni della tavoletta e di questa maniera ottenuta dall’imperatore la firma se ne andava». (Cap. 11, traduz. del cav. Compagnoni)

  1. Zama (Cous).
  2. Altri leggono Cadua, ritenendo che il nome Cosroe fosse comune a tutti i re di Persia.