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INDICE | 509 |
sedio del castello Circesio e della città di Zenobia. — Circondata Sura, città, e presala d’inganno, l’abbandona al furor delle truppe. — Restituisce per danaro a Candido, vescovo di Sergiopoli, i fattivi prigionieri |||
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— VI. |||
Divisione delle truppe orientali, e duci eletti a comandarle. — Buzez inviato a Gerapoli aringane gli abitatori. — Germano nipote di Giustiniano comandante del presidio di Antiochia; suoi piani di fortificazione. — Megas vescovo di Berea dagli Antiocheni spedito oratore a Cosroe. — Questi chiede danaro ai Gerapolitani |||
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— VII. |||
Cosroe debellata la città di Berea ne fa esecrando scempio. — Megas tornato in Antiochia non può indurne gli abitatori ad attendere le sue promesse. — Va una seconda volta mediatore al persiano duce. — Costui finalmente cede, e condona la vita ai Berei ed al presidio entro la rocca |||
» 171
— VIII. |||
Insolenza degli Antiocheni. — Assedio della città. — Confusione degli assediati. — I Persiani, scalate le mura, si impadroniscono di Antiochia. — Vigorosa difesa della gioventù là entro. — Discorso del zabergane a Cosroe; memorabile esempio di castità |||
» 173
— IX. |||
Parlamento di Cosroe all’imperiale ambasceria. — Naturale del re. — Giudizio di Procopio intorno alla fortuna. — Saccheggio ed incendio di Antiochia |||
» 178
— X. |||
Segni della rovina di Antiochia. — Rifles- |||