Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo II.djvu/530

504 INDICE
  |||
Vano assembramento di ambasciadori all’uopo di appaciare i due Stati, e loro separazione. — Odio di Cosroe contro a’ Romani. — Funesta morte di Seose. — Costumanza persiana di non seppellire i cadaveri de’ trapassati. — Rufino accusato all’imperatore da Ipazio |||
   » 44
Capo XII. |||
Confini della Iberia. — Cavado vuol costringere que’ popoli ad abbracciare la sua religione. Giustino chiamato in loro soccorso manda a Bosporo Probo per assoldare Unni. — Boez è inalzato da Cavado alla magisiratura di varizo — Beiisario e Sitta, guardie di Giustiniano, nella prima gioventù loro ottengono il comando d’un esercito destinato contro la Persarmenia. — Narsete ed Ipazio seguono le parti romane. — Procopio dato consigliere a Belisario |||
   » 53
— XIII. |||
Giustiniano succede a Giustino, e commette a Belisario la fortificazione del castello di Mindo. — Gl’imperiali toccanvi una rotta da’ sopravvenuti Persiani. — Belisario duce supremo delle truppe orientali. — Esercito romano in ordine di battaglia. — Disfide personali |||
   » 57
— XIV. |||
Lettere di Belisario al mirrane e risposte. — Aringhe de’ capitani. — Ordinamento dell’esercito persiano. — Memoranda battaglia. — Vittoria de’ Romani |||
   » 65
— XV. |||
Esercito di Cavado, nell’Armenia. — I Persiani due volte sconfitti. — Paese e costumi de’ Zani. — Bolon e Farangion, |||