Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo II.djvu/508

482 GUERRE VANDALICHE

CAPO XXIV.

Areobindo con nuove truppe in Africa. — Egli e Sergio, forniti di egual potere, al costei reggimento. — Giovanni di Sisinio uccide Stoza in una battaglia, e vi rimane anch’egli spento.


I. L’imperatore mandò poscia in Africa Areobindo, uomo senatorio e di generosissima famiglia, inesperto però al tutto delle cose di guerra, Atanasio maestro de’ cavalieri venuto di fresco dall’Italia, e qualche numero di armene truppe capitanate da Artabano e Giovanni, arabo di stirpe arsacida e prole di Giovanni; i quali non guari prima abbandonate le insegne persiane ricoverarono con altri di lor nazione sotto quelle imperiali. Accompagnavano Areobindo la sorella e la moglie Proietta1, figliuola di Biglenzia2 suora di Giustiniano.

II. Il quale tuttavia non levò di carica Sergio, ordinando per lo contrario che sì egli come Areobindo fossero ad una governatori, con egual diritto raccogliessero truppe nella regione, ma Sergio guerreggiasse i barbari della Numidia, l’altro i Maurusii della Bizacene. All’apportare adunque del costoro navilio a

  1. Così leggo nel Quadro genealogico di Giustiniano e di Teodora. Alcuni testi hanno Preitta.
  2. O se pur vuoi Bigleniza, come è scritto nell’antedetto Quadro.