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464 | GUERRE VANDALICHE |
CAPO XIX.
I. Giustiniano, correndo l’anno terzodecimo del suo imperio, fatti retrocedere dall’Africa Germano, Simmaco e Domenico mandovvi a governarla novamente Salomone con esercito e duci, tra quali Leonzio di Zauna di Faresmane e Giovanni di Sisinnio1 vennero eletti a supplire Martino e Valeriano richiamati di già in Bizanzio. Salomone apportato in Africa, e rinvenutovi estinto ogni germe di sedizione ressela con giustizia ed onore, occupandosi tutto nel diligentemente guardarla e nel disciplinare l’esercito, facendone partire alla volta di Belisario in Bizanzio gl’individui sospetti, allorchè ebbelo ridotto a numero colle cerne portate seco. Bandì poscia da quelle terre i Vandali, d’amendue i sessi, tornati a stabilirvi lor dimora, ricinse le città di mura, e vigilantissimo nella osservanza delle leggi fecene gli abitatori col saggio governo suo opulentissimi e d’ogni maniera di felicità ricolmi.
II. Ordinata di tal modo la repubblica intraprese un’altra spedizione contra Iabda e i barbari del monte
- ↑ Leonzio figlio di Sanna e nipote di Faresmane e Giovanni figlio di Sanniolo, secondo altri testi.