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LIBRO PRIMO 373

durlo nei conviti. Ha similmente origine greca la voce palazzo con che indichiamo l’abitazione dell’imperatore, e narro il come. Pallante di greca schiatta costruitosi un elegantissimo abituro chiamollo dal nome suo palazzo; trascorso di poi lungo tempo l’imperatore Augusto principiò a nominare colla voce medesima la propria magnificentissima abitazione.

II. Or dunque il duce banchettò nel delfico insiem cogli altri capi dell’esercito, e le imbandigioni simigliarono all’intutto quelle di che erasi Gilimero cibato nel dì precedente; sin le persone stesse ministravano e mescevano ai commensali. Sembra pertanto che la fortuna si volesse dar gloria in tale occasione d’un assoluto imperio, non lasciandone agli uomini parte alcuna sopra le terrestre vicende. In questo giorno eziandio ella ringrandì Belisario oltre tutti i celebratissimi capitani de’ tempi remoti, imperciocchè avendo i soldati romani la costumanza di entrare con grande tumulto nelle città conquistate, fossersi anche non più di cinquecento, egli riuscì tuttavia conducendo un sì forte esercito in Cartagine ad impedire ogni maniera d’ingiuria e di confusione. Il commercio non fuvvi interrotto un solo istante, ed in quel pubblico mutamento di governo e di monarca vidersi, giusta il consueto, i fondachi mai sempre aperti. Accordò in seguito la sua protezione ai Vandali supplicanti nei tempi, e rivolse il pensiero al rifacimento delle mura, si diroccate in più luoghi da essere a chiunque libero il penetrarvi dentro1; per la qual cosa opinavano i

  1. «Impadronitisi Gizerico, dice il Nostro negli Edifizj