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LIBRO PRIMO | 333 |
doti un pronto aiuto per valermene all’occorrenza contro chiunque oserà turbare la mia quiete».
IV. Giustiniano contentissimo della nuova non indugiò punto a mandargli l’ambasciatore Eulogio con la risposta, ove commendavane la prudenza, la giustizia, e l’ottima volontà di confederarsi seco: gli promette di più duci e truppe, acciocchè possa non solo conservarsi quell’isola, ma fare ben anche nuove conquiste senza timore alcuno de’ Vandali. Partitosi Eulogio per la Sardegna trovò, al dare in terra, il ribelle con regali vestimenta e nome, e con guardia d’attorno, il quale trascorso leggendo il foglio imperiale disse che molto aggradiva le truppe, ma essere ben fornito di capitani; e dell’egual tenore vergò eziandio il foglio di rimando a Giustiniano col ritorno dell’inviato.
CAPO XI.
I. Non giugneva per anco in Bizanzio l’ambasciadore che di già navigavano alla volta di Sardegna quattrocento guerrieri capitanati da Cirillo e coll’incarico di fiancheggiare Goda in quella sua impresa. Contemporaneamente poi fu provveduto alla spedizione africana raccogliendo all’uopo dieci mila fanti e cinque mila cavalieri, facendone parte que’ barbari, ch’eransi da lor posta confederati coll’imperio senza però sapere di