Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
286 | GUERRE VANDALICHE |
e quale all’altro degli imperatori va soggetta, secondo che avvicinano i confini degli Stati loro.
CAPO II.
I. Sedendo l’imperatore Onorio nell’occidente, i barbari osarono rompere ne’ suoi dominj1; ora chi fossero questi barbari e come il mandassero ad effetto vuol qui narrarsi. Ebbervi e sonvi tuttora diverse specie di Goti, avendo maggioranza tra esse i Goti, così propriamente nomati, i Vandali, i Visigoti ed i Gepidi, costituenti in cumulo gli antichi Sauromati e Melancleni, o se pur vuoi Geti. Ma avvegnachè tra loro differenti nei nomi convengono assaissimo nel resto, essendo tutti bianchi di corpo, di crine biondi, grandi e avvenenti della persona; comuni altresì hanno le leggi, l’ariana fede, e il gotico linguaggio. Io non mi ri-
- ↑ Correndo l’anno 7 del suo imperio, e 401 dell’era volgare.
all’altra, ma di bontà non l’è punto al disotto. Perocchè tutte e due sono fertili e con buoni porti, i quali hanno per altro in sui loro ingressi alcuni scogli, sicchè a’ naviganti e d’uopo di cautela per entrarvi» (Str., lib. iii, trad. di F. Amb.) Ebuso ora nomasi Ivica.