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6 | GUERRE PERSIANE |
vore la conservazione dell’eredità al pupillo; di tal guisa ordinati gli affari mancò ai vivi1.
II. Isdigerte poi se prima riscuoteva generale riputazione di virtù e di animo assai prestante, ne apparve allora di gran lunga più meritevole, imperocchè osservantissimo dell’ultima volontà d’Arcadio sempre ebbe pace co’ Romani, e guardò intatto l’imperio al pupillo. Scrisse inoltre di subito al senato manifestandogli che accettava la tutela, e che intraprenderebbe guerra contro chiunque macchinasse novità a danno di Teodosio.
III. Ma pervenuto questi coll’andare del tempo all’età virile e morto Isdigerte2, Vararane, cui toccò la regale corona3, incontanente assale con esercito poderoso il tener dei Romani; fu però breve la sua dimora in esso, e priva d’ogni ostile violenza: come ciò accadesse, ora prendo a narrare.
IV. Teodosio all’annunzio di tal nuova mandò a lui ambasciadore Anatolio, duce delle romane truppe nell’oriente, il quale giunto in vicinanza al nemico scese di sella, e pedone e tutto solo andava al re. Questi vedutolo interrogò il corteo chi mai si fosse colui che procedeva alla sua volta. Rispostogli: - il capitano de’ Romani - e’ maravigliossi di tant’onore, e spronando indietro il cavallo si portò con tutta la reale comitiva a ri-