Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo II.djvu/252

230 GUERRE PERSIANE

non romani o sudditi dell’imperio, buono e provvido giudicherei il vostro consiglio, sendo follia l’andare in traccia di pericoli allorchè possiamo avere sicurezza nel riposo; ma quando il barbaro vuol partirsi di qui per iscorrazzare altra provincia dell’imperator nostro, e questa ottima ed inerme, reputo migliore avviso il morire valorosamente combattendo, anzi che metterci fuor di guai con vituperio senza cimentare la sorte delle armi, nomandosi ciò tradigione e non salvezza. Affrettatevi dunque di venire in Europo, dove raccogliendo tutto l’esercito che Dio ne ha dato avrem mezzo di travagliare il nemico». I duci al ricevere della lettera n’ebbero grande letizia e rincoramento; quindi, commessa a Giusto la difesa di Gerapoli, gli altri tutti colle truppe entrarono in cammino alla volta del castello.