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158 GUERRE PERSIANE


II. Dileguatasi la cometa un poderosissimo esercito di Unni, valicato l’Istro, inondò Europa tutta commettendovi guasti incomparabilmente maggiori a quelli di che eransi contaminati nei tempi addietro, e più che ogni altro luogo presero ad infestare da capo a piè la regione tra il golfo del mar Ionico e Bizanzio; nè paghi ancora espugnarono due munitissimi forti1 nell’Illirico, e sin l’antica Potidea, ora Cassandropoli2, quindi

  1. Così anche l’edizione latina di Basilea (A. mdxxxi). Il Cousin scrive: «Ils prirent trente-deux forts.»
  2. Di questa città Strabone scrivea: «La penisola Pallene (sul cui istmo è situata Cassandria, che prima chiamavasi Pondea) fu dapprincipio denominata Flegra. L’abitarono i favolosi giganti, schiatta empia ed exlege, i quali Ercole disperse» (l. vii). Il perchè venisse nomata Cassandria lo abbiarno da Diodoro siculo, e sono queste le sue parole: «Cassandro adunque successore di Filippo, e vigesimo sesto re della macedonica dinastia, secondo Eusebio andandogli sì bene ogni cosa, sperò di ottenere il regno di Macedonia. A questo fine prese in moglie Tessalonica figliuola di Filippo e sorella, per parte di padre, di Alessandro, con tale affinità introducendosi come parente nella famiglia reale. E’ sul luogo di Pallene fondò una città dal suo nome chiamata Cassandria, nella quale trasportò gli abitanti delle città della penisola, e tra gli altri quelli di Potidea; misevi anche gli Olintii che ancora rimanevano, e de’ quali non era piccolo il numero. Diede poi alla nuova città molto territorio ed assai buono, ed ogni cura prese per amplificarla e renderla fiorente, per lo che fra breve tempo essa giunse a splendore, e superò in potenza tutte le città della Macedonia» (lib. xix, c. 9). Intorno a Potidea leggiamo nello stesso Diodoro le seguenti cose: «Filippo di poi promise agli Olintii di unire al tener loro Potidea, il cui acquisto da molto tempo essi ar-