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XI

tila, ferito e morto allorché fuggiva dopo la perdita d’una battaglia; i Goti dichiararono quindi loro capo Teia, prole di Fredigerne, il quale fu similmente ucciso » (lib. i).

Con questi materiali adunque lo Storico da Cesarea componeva i suoi libri delle Guerre persiane, vandaliche e gotiche, ornandoli bene spesso di eloquenti dicerie fatte dai capitani sia per tenere gli eserciti in disciplina, sia per emendarne qualche mancamento, ovvero per animarli ad essere valorosi di fronte al nemico, e spargendovi utili non meno che piacevoli notizie sulle varie costumanze de’ popoli in guerra co’ Romani, o sulle città e borgate da costoro trascorse nel difendere i diritti dell'imperio, o nel soccorrere i loro confederati. Ed erano fuor di dubbio i suoi omeri acconci a tanto carico avendo egli lungamente coperto l'uffizio di scriba