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LIBRO PRIMO | 109 |
la magistratura, ma egli, valentissimo nella guerra, ucciso avendo alcuno del sangue di Esimifeo potè a stento campar la vita nel deserto.
V. I due monarchi sebbene aderissero alle brame dell’imperatore non attesero poscia nessuna delle promesse fattegli; conciossiachè era cosa al tutto impossibile agli Etiopi il negoziare di seta cogli Indiani, avendovi ognora ne’ porti loro mercatanti di Persia in aspettazione delle navi cariche di esso genere per acquistarlo. Sembrava eziandio agli Omeriti gravissimo cimento quello di trascorrere una immensa regione e priva di abitatori per condurre le truppe a combattere un popolo sopra ogni credere agguerrito. Ed Abramo avvegnachè soventi promettesse a Giustiniano d’assalire la Persia, una sol fiata, e ben presto retrocedendo, mosse coll’esercito a quella volta: di tal fatta gli Etiopi e gli Omeriti portaronsi co’ Romani.
CAPO XXI.
I. Ermogene dopo la vittoria de’ Persiani sulle ripe dell’Eufrate andò incontanente ambasciadore a Cavado per domandargli pace; ma tutto fu vano, essendo ancora il re grandemente invelenito contro dei Romani.