regale autorità sopra tutti i Saraceni dimoranti in Persia, liberamente penetrava da ogni banda a manomettere le nostre terre, non essendovi tra comandanti imperiali, detti con voce nazionale duci, nè tra quelli saraceni confederati all’impero, e filarchi nomati1, chi valesse ad arrestarne il furore. E sebbene a tal uopo Giustiniano avesse dichiarato Areta, figliuol di Cabala, governatore di molte saraceniche tribù, accordandogli insieme quanto a re si conviene di onorificenza e potere, non cessò Alamandaro tuttavia di riportar vittoria in ogni scontro, vuoi perchè Areta tradisse le imperiali cose, o perchè soltanto fossegli contraria la fortuna, non essendosi ancora disvelata la verità. Egli è certo però che il barbaro ebbe lunghissima vita, ed in gran parte di lei fece man bassa di tutto l’oriente 2.
- ↑ Era anche dato questo nome, secondo Suida, ai principi della Mesopotamia.
- ↑ Menandro parimente fa di lui onorevole menzione.