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CAPO V.
Però non parve che si potesse per allora tentare il colpo senza esporsi a gravissimo rischio; e piuttosto doversi aspettare che Antonina partisse da Costantinopoli, e Teodosio ritornasse ad Efeso. Allora Fozio tratto sarebbesi colà; e senza difficoltà veruna avrebbe potuto mettere le mani addosso a Teodosio, e a’ suoi tesori. Intanto essi entrarono con tutto l’esercito nelle terre di Persia.
Ma in Costantinopoli accadde allora la catastrofe di Giovanni cappadoce da me narrata in altri libri di questa Storia: rispetto a cui prudentemente mi tacqui che Antonina di tutto proposito e Giovanni e la figlia ingannò, dopo che con ripetuto giuramento, di cui nulla presso i Cristiani è più tremendo, assicurati li avea entrambi, che nulla fatto essa avrebbe in loro danno. Ciò finito, e fidata nell’amicizia dell’Augusta, rimanda Teodosio in Efeso; e senza sospetto veruno parte per l’Oriente.
Era Belisario di recente entrato in Isauria, quando ebbe avviso che Antonina veniva. Egli di subito, ogni altra cosa lasciata, ordina che l’esercito si ritiri. Altro motivo per avventura, come in addietro narrai, ebbe