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vomito di un forsennato in delirio, di quello che esser debba la scrittura di un uomo di lettere.

Sarebbero bastati questi cenni a giusto corredo del volgarizzamento che pubblico, se un troppo celebre Scrittore, sul cui fino discernimento, congiunto a vastissima erudizione invano si potrebbe esitare, non avesse rinnovati i dubbii che si alzarono nel cinquecento. La Storia segreta di Giustiniano scritta da Procopio, dice Voltaire, è una Satira dettata dalla vendetta; e quantunque la vendetta possa far dire la verità, questa Satira, che contraddice alla Storia pubblica di Procopio, non pare sempre vera. Io dunque prenderò a dimostrare, I.° che la Storia segreta di Procopio non è una Satira dettata dalla vendetta. 2.° Che non contraddice alla Storia pubblica di Procopio. 3.° Che lungi dal non parere sempre vera, tutto anzi concorre a comprovarla verissima. Le cose che andrò dicendo aggiungeranno lume a quelle che ho dette fin qui.

Non è una Satira dettata dalla vendetta. — Chi era Procopio? Nativo di Cesarea della Palestina, egli andò a Costantinopoli regnando colà Anastasio; e come colto uomo in ogni genere di letteratura, e fornito di molta prudenza, presto chiamò sopra di sè l’attenzione degl’Imperanti. Giustino, succeduto ad Anastasio, mandando Belisario contro i Persiani, diede a lui per consigliere Procopio. Giustiniano fece