Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo I.djvu/484

444

che il tentasse, porre l’assedio. All’altro fianco poi del muro lungo pose il castello di Teseo, validamente murato; e così per ogni verso mise in sicuro gli abitanti del Chersonneso.

CAPO XI.

Viene fortificata Eno. Del borgo di Belluro si fa una città. Cure avute per Traianopoli, per Massimianopoli, e per altre città. Catalogo di Castelli.


Al di là del Chersonneso v’ha la città di Eno, che dicesi aver nome da Enea suo fondatore, figliuolo di Anchise. Le sue mura essendo assai basse, potevansi facilmente occupare; e non solamente per essere così basse quelle mura mancavano in cosa necessaria; ma eziandio in quanto dalla parte del mar vicino prestavano aperto accesso, poichè ivi i flutti hanno poca forza. Giustiniano Augusto pertanto quelle mura alzò in modo da non potersi tentare un assalto, non che impadronirsene; ed avendole condotte alcun poco lontane dal mare, e dappertutto ben fortificate, rendè quasi inespugnabile Eno. Però mentre così la città erasi assicurata, rimaneva che i barbari potevano facilmente scorrere a loro talento la campagna, rari essendo fino dai primi tempi i luoghi forti nella contrada di Rodope. Or come nell’interno era il borgo Belluro, per ricchezza e moltitudine di popolo pari ad una città, il quale non avendo mura, prestava largo e facile bottino ai barbari; e alla condizione miserabile di molte altre circonvicine campagne era soggetto. Ivi dun-