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n’era l’altezza, la quale al più poteva salire a trenta piedi: onde potevano senza grande difficoltà occuparsi dai nemici, e specialmente dai Persiani, che ne tentassero l’espugnazione, a cui quelle mura prestavansi, molto più chè non erano protette nè da muro esteriore, nè da fossa: anzi v’era anche lo svantaggio di certo luogo alla città sovrastante, il quale si alzava sopra le mura. A tutto ciò provvide Giustiniano. Primieramente aprì d’innanzi alle mura una fossa profondissima, e simile affatto agli alvei de’ torrenti, scavati fra le rupi de’ monti. Indi quell’altura soprastante mozzò a modo, che in luogo di praticabile qual’era prima, la cambiò in dirupi inaccessibili, e in precipizii, e burroni. Poscia perchè le mura avessero l’altezza necessaria, e si rendessero inespugnabili a fronte di chi tentasse di assaltarle, vi fece praticare tutto quello che avea ordinato che si facesse a Dara: cioè, fece ergere torricelle molte, aperte solamente quanto potesse bastare ai difensori per bersagliare con dardi ed altro chi si ponesse ad assaltare le mura: poi tutto per lungo eresse un portico di macigno, ed altre di quelle torricelle aggiunse con molta industria. Oltre ciò eresse tutto all’intorno un muro esterno; e di ogni torre formato un forte castello, le mura ordinò e munì al pari di quelle, che circondano Dara. Assegnata poi Teodosiopoli per centro di tutte le truppe soggiornanti in Armenia, e per residenza del maestro della milizia, assicurò gli Armeni dalle incursioni de’ Persiani.

La ragione poi, per la quale l’Imperadore non edificò Bizane, fu questa. Quel luogo è situato in pianu-