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dalla città, sono sorgenti d’acqua potabile, presso le quali è nato un ampio bosco, pieno di alberi altissimi: ma dentro le mura, ove le strade sono in pendio e non in piano, fin da antichissimo tempo la città era arida, e i cittadini trovavansi esposti alla sete, e a gravissime difficoltà per provvedervi. L’imperador Giustiniano adunque costruito un acquidotto v’introdusse quanto occorreva al bisogno, e tante fonti perenni vi aprì, che può con tutta ragione dirsi fondatore di Costantina. Ecco i benefizii da lui fatti a quelle città.
CAPO VI.
Sull’Eufrate nella estrema Mesopotamia, dove il fiume Aborra mesce le sue acque con quelle dell’Eufrate, e in esso si scarica, v’è un castello de’ Romani, chiamato Circesio, ed in addietro fondato da Diocleziano Augusto. Giustiniano oggi regnante avendolo trovato per vetustà cascante, negletto, e senza difesa, lo fortificò, e ne fece una grande ed illustre città. Diocleziano non lo aveva cinto dappertutto di mura, ma esteso il muro sino all’Eufrate, in ambe le estremità vi aveva posta una torre, lasciando affatto nudo lo spazio intermedio, forse tenendo che l’acqua del fiume bastasse a renderlo forte. Coll’andare del tempo il fiume era venuto rodendo la torre volta all’austro, e questa