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Non essendo poi questo frumento bastato pel bisogno della città, parecchi ne fecero informato l’Imperadore; e quasi tutti gli ordini militari, trovandosi senza denaro, si misero in tumulto, e per la città levarono gran rumore. L’Imperadore, che poco era già contento di Pietro, molto più s’adirò contro di lui; e per questo, e perchè avea udito aver egli, nè vana era la fama, nascoste molte ricchezze messe insieme con peculato, stava per toglierlo di carica; ma nel ritenne Teodora, di Barsame innamorata, e come io credo, delle male arti di colui, e della insigne sua sevizie contro i sudditi. Imperciocchè com’essa era d’animo grandemente inclinato alla crudeltà, e d’inumanità pienissima; così procurava di aver ministri d’indole e di costumi somigliantissimi a’ suoi. Ma v’è anche un’altra opinione. Vuolsi che Pietro con prestigii legasse a sè l’animo di Teodora, dapprima da lui alieno; e dicesi ciò sul fondamento che colui molto si desse ai veneficii, e agli incantesimi; e per questi studii assai stimasse i Manichei; e per ciò non dubitasse di mostrarsene protettore palese. Il che quantunque l’Augusta non ignorasse, pur niente per ciò gli avea tolto della sua benevolenza; chè anzi per questo appunto lo avesse più caro, e lo amasse, come quella che dai primi suoi anni avea avuta pratica con maghi e con venefici, e per simil arte era giunta allo stato in cui trovavasi: quindi in essa colui ebbe fede, e in molte occasioni di essa potè farsi appoggio. E per certo s’avea ella renduto Giustiniano mansueto e trattabile non tanto per forza di ogni genere di carezze e seduzioni, quanto, come dicesi, per virtù dei demo-