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CAPO XV.
Era Teodora leggiadra di volto e piacente, pallidetta alquanto, con occhi assai vivi, piccola di statura, e ne’ moti della persona vivacissima. Se alcuno volesse narrare quanto fece sulla scena, avrebbe a dir tanto che glie ne mancherebbe il tempo. Ma col poco, che disopra toccammo, credo a’ posteri essersi detto quanto basti onde ne sappiano i costumi. Ora esporremo in compendio quello che da lei e dal marito fu fatto, giacchè nella condotta degli affari tutto fu comune ad entrambi; ancorchè per molto tempo, ed assai studiosamente cercassero di far credere a tutti di avere avute opinioni diverse, e contrarie cure. Chè finalmente s’ebbe a toccar con mano qualmente essi a bella posta adottarono questa specie di simulazione perchè i sudditi, avendo d’essi incerta opinione, non fossero tratti a sedizione; e di ciò vi potrebbe essere stato pericolo se li avessero creduti nelle loro risoluzioni d’accordo.
Da principio adunque, così fingendo, i Cristiani ingannarono, gli uni già dagli altri discordi, e nelle quistio-