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CAPO IX.
Qui piacemi narrare perchè incominciasse ad alienarsi da Belisario Giovanni, nipote di Vitaliano per parte di sorella: il qual fatto gran danno cagionò alle cose de’ Romani.
Tant’odio l’Augusta portava a Germano, e tanto palesemente, che nissuno con lui, sebbene figliuolo del fratello dell’Imperadore, ardiva pensare ad imparentarsi per via di matrimonio. E di fatto in sino a che ella visse, i figli di lui non trovaron nozze; e Giustina, sua figlia, non ostante che fosse giunta ai diciotto anni, stavasi ancora senza marito. Ora capitato a Costantinopoli per commissione di Belisario Giovanni, venne Germano indotto a trattare con esso lui delle nozze della figliuola, sebbene Giovanni fosse di dignità assai inferiore. E come furonsi acconciati insieme, pensaron bene di obbligarsi con reciproco solennissimo giuramento a fare ognuno quanto potesse perchè il matrimonio avesse effetto. Di ciò la ragione fu, che grandemente diffidavano l’uno dell’altro; Giovanni perchè conosceva di ambire più di quello, che gli convenisse; Germano perchè disperava di trovare parentado migliore.
Ma acerbamente tollerava l’Augusta un tal maritaggio;