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SONETTO.
SE senza a voi pensar solo un momento
Stessi, felice chiamerei quell’anno;
Parremi lieve ogni mio grieve affanno,
4S’i’ potessi mostrarvi il duol ch’io sento.
Se voi credessi, viverei contento,
Le pene che i vostri occhi ognor mi danno,
E questi boschi pur creduto l’hanno,
8Stracchi già d’ascoltare il mio lamento.
Di perdute ricchezze, o di figliuolo;
Di Stati o regni persi il fin si vede;
Così d’ogni altra passione e duolo.
12O vita mia che ogni miseria eccede;
Che a voi pensar convienmi e pianger solo,
Nè trovare al mio pianto o fine o fede.